ACQUA STRUTTURATA CON SHUNGITE: VERITÀ SCIENTIFICHE E FALSI ALLARMISMI

  • 25 Febbraio 2023

Da qualche tempo si leggono affermazioni allarmistiche sulla pericolosità dell’acqua di Shungite, perché questa roccia a contatto con l’acqua, lascerebbe passare in soluzione l’alluminio. Poiché si sospetta che questo metallo incrementerebbe la possibilità di contrarre il terribile morbo di Alzheimer, si lascia intendere che bere acqua di Shungite sia pericoloso. Tali dichiarazioni sono prive di qualsiasi fondamento scientifico. Ignoranza e superficialità sono spesso alla base di affermazioni palesemente infondate. 

Nella Shungite è presente la muscovite, un tipo di mica, costituita da silicato di alluminio e potassio KAl3Si3O10(OH)2. Essendo la mica insolubile, lo è anche il silicato di alluminio che la costituisce. Di conseguenza qualunque sia il tempo di contatto della Shungite con l’acqua, l’alluminio non può passare in soluzione. Questo alluminio, quando si ricerca la composizione analitica percentuale, viene indicato come Al2O3, ciò può indurre in errore coloro che non vanno oltre la lettura superficiale dei dati.

Per avere una conferma rigorosa di quanto affermato, è stata effettuata una verifica analizzando 2 litri di acqua bidistillata rimasta a contatto per 30 giorni con 1 Kg di pietrisco di Shungite, con granulometria compresa fra 2 e 5 millimetri. L’analisi ha evidenziato che la presenza di alluminio in soluzione era non rilevabile.

Ignoranza, superficialità e faciloneria inducono persino a scomodare la legge sui valori consentiti di metalli nell’acqua potabile, dove la presenza dell’alluminio in soluzione è ammessa fino a 0,2 mg/litro, nonché il parere della European Food Safety Authority (EFSA) sulla sicurezza dell’alluminio assunto con l’alimentazione. Il gruppo di esperti (AFC) in un parere emesso il 22 maggio 2008 consiglia, prudenzialmente, di non superare la quantità di un milligrammo per chilogrammo di peso corporeo per settimana.

Nessuno però mette in guardia verso l’assunzione di massicce quantità di alluminio attraverso i farmaci antiacido. Un famoso antiacido ha un contenuto di 200 mg per compressa di ossido di alluminio idrato Al2O3 H2O che apporta 90 mg di alluminio. Questo significa che l’assunzione di una sola compressa fa raggiungere il limite settimanale ad una persona di 90 Kg di peso corporeo. I numerosissimi utilizzatori di questo farmaco dovrebbero avere tutti una maggiore probabilità di contrarre il morbo di Alzheimer, ma questo non risulta. 
Analogamente tutti coloro che assumono acqua di argilla e/o zeolite per le numerose funzioni che ha, dovrebbero avere una massiccia presenza di alluminio nelle proprie cellule e quindi contrarre l’Alzheimer, ma anche questo non risulta. È sufficiente effettuare una ricerca su Google con queste parole chiave: “argilla verde da bere” e “zeolite da bere” e si può vedere che è consigliata anche da Macrolibrarsi.

L’illustre Prof Yuri Klavdevich Kalinin informato circa questo allarmismo, ha smentito ogni possibile pericolo ed ha aggiunto che, per depurare le acque dai residui dei composti di alluminio, che si usano per la sua potabilizzazione, questa viene fatta passare su filtri di Shungite. 
Invece di illustrare le innumerevoli e straordinarie proprietà della Shungite, si fa un gran baccano su un pericolo inesistente.
Sarebbe professionalmente corretto che coloro che generano timori rilasciando dichiarazioni ingannevoli, una volta accertata la verità, non cercassero scuse e si correggessero.

 

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